Intervista del Presidente Bentley Soa e UnionSoa Tiziana Carpinello
La riforma del Codice degli Appalti è un'occasione storica per realizzare un impianto normativo moderno ed efficace. Per questo vorrei esprimere l'auspicio che il governo coinvolga in modo approfondito e tempestivo le Soa, società attive nel settore dell'attestazione di qualificazione ormai da 22 anni, che in questo lungo periodo hanno compiuto un grande sforzo tecnologico, digitalizzando tutte le procedure e dematerializzando tutti i documenti, e che potrebbero contribuire sia con il loro know-how tecnico, sia con le diverse esperienze di mercato. Ma altrettanto importante, per poter portare un contributo fattivo alla riforma, sarebbe partecipare al tavolo tecnico richiesto alla filiera delle costruzioni.
Venendo ai contenuti, parto da quella reputo un'innovazione di grande valore: l'estensione della qualificazione degli operatori economici (oggi prevista solo per i lavori pubblici) anche agli appalti dei servizi e, eventualmente, anche per quelli delle forniture. Questa sarebbe una soluzione che permetterebbe di accelerare il processo di semplificazione della disciplina dei contratti pubblici così da favorire un più rapido rilancio economico e occupazionale, ma anche di ridurre considerevolmente i tempi di espletamento delle gare. Non solo. Darebbe la possibilità di limitare i ricorsi giurisdizionali, accelerando ed efficientando il concreto avvio delle attività, oltre che di standardizzare i requisiti di partecipazione eliminando la discrezionalità degli enti appaltanti.
Ci sono, tra gli altri, anche degli aspetti rispetto ai quali ci sentiamo di poter dare dei suggerimenti. Relativamente alla proposta inerente il periodo di attività documentabile, per esempio, sarebbe utile considerare la valutazione di un meccanismo che - conformando agli attuali 15 anni - sia in grado di premiare gli operatori che nei 5 anni antecedenti la stipula del contratto con la Soa hanno maturato considerevoli requisiti di carattere economico-tecnico, mitigando così il rischio di una eccessiva storicizzazione dell'attestazione di qualificazione.
Altro grande passo potrebbe essere compiuto dando alle Soa il collegamento con le banche dati nazionali a livello centrale per la valutazione dei requisiti ex art. 80 del codice in vigore (nella nuova versione agli artt. 94-95) permettendo di velocizzare l'iter di qualificazione ed evitando di compulsare gli enti con migliaia di richieste giornaliere.
Infine, vi è un aspetto per noi a dir poco dirimente, ossia quello legato alla semplificazione. Un tema che viaggia di pari passo con quello della Digitalizzazione, Proprio in quest'ottica, le Soa si sono sempre messe a disposizione della macchina pubblica e degli operatori economici per dare il loro contributo alla creazione di un circolo virtuoso che possa veramente portare un sostanziale cambiamento nel mondo degli appalti pubblici.
Come ogni azienda ben condotta è fondamentale che ciascun componente della catena abbia precisi ruoli, compiti e responsabilità: bisogna abbandonare le diffidenze e le ritrosie per adattarsi ad un nuovo mondo.
Articolo MF - Intervista a Tiziana Carpinello
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